
Dopo
aver lavorato alla F.E.D. di
Boston nel 1980, nel 1985 diventa economista capo e nel 1994
governatore della Banca centrale di Grecia, incarico retto fino al
2002:
ha guidato l'ingresso della dracma nell’area euro, ovvero quando il governo greco e la Goldman Sachs stipularono un accordo che finanziava il debito e la sanità greca con derivati che occultarono, in un sol colpo, debiti passati, contemporanei e perdite future.
ha guidato l'ingresso della dracma nell’area euro, ovvero quando il governo greco e la Goldman Sachs stipularono un accordo che finanziava il debito e la sanità greca con derivati che occultarono, in un sol colpo, debiti passati, contemporanei e perdite future.
Dopo
questo importante incarico è stato vicepresidente della B.C.E.
fino al 2010 e con l'entrata greca nella crisi odierna nessuno gli ha
ancora chiesto le motivazioni di quell'accordo suicida con la
Goldman, anzi l'hanno addirittura fatto premier come se l'aver
permesso di nascondere i debiti di un paese fosse un merito.