La Banca
mondiale è
un'istituzione sovranazionale che fa
parte delle istituzioni specializzate dell'O.N.U. anche
se il suo presidente viene eletto dal governo degli
U.S.A., maggior azionista della banca stessa.
Investe
30 miliardi di dollari l'anno con il mandato specifico (d'altronde
doveva servire a questo fin dall'inizio) di alleviare la povertà
e avrebbe tutto il potenziale di creare con questi soldi servizi
sanitari, educativi, programmi agricoli ed infrastrutture adeguate
per i più poveri del mondo.
Invece
continua a finanziare progetti di sfruttamento dei combustibili
fossili,delle risorse minerarie e del cibo nei paesi poveri, spesso
condotti dalle corporations più
ricche del mondo (Monsanto, Shell, Exxon ecc..) che hanno dimostrato
nel corso degli ultimi decenni di non avere alcun impatto sulla lotta
alla povertà anzi, ottengono proprio l'effetto contrario.
Per esempio sappiamo che più dell'80% dell'energia prodotta, con i prestiti della banca ai governi o direttamente alle imprese, è infatti esportata ed usata dai paesi ricchi.
Per esempio sappiamo che più dell'80% dell'energia prodotta, con i prestiti della banca ai governi o direttamente alle imprese, è infatti esportata ed usata dai paesi ricchi.
Insomma
sembra proprio che, nonostante i buoni propositi, la Banca Mondiale
avvantaggi i più grossi istituti finanziari ed imprenditoriali
mondiali a svantaggio proprio dei paesi che dovrebbero aiutare
(Africa, America Latina, paesi ex-U.R.S.S.), dove infatti le
condizioni di vita, alimentari ed ambientali stanno progressivamente
peggiorando.
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