Mario
Monti è
un economista italiano diventato nel novembre 2011 primo ministro (anche se i suoi
rapporti con la politica risalgono agli anni '70) scelto da Giorgio Napolitano
per
guidare un governo tecnico transitorio, in contemporaneità
l'elezione di Papademos
in
Grecia.
In
carriera ha collaborato in ruoli rilevanti con la Coca-Cola Company,
l'agenzia di rating
Moody's
e, come diversi suoi colleghi italiani e non, con la Goldman Sachs,
in veste di international advisor proprio negli anni in cui il
colosso bancario speculò sul debito greco, nascondendolo al resto d'Europa fino al 2010 (vedi crisi economica).
Fa parte di tanti gruppi di potere privati e nascosti ai media: è membro da molti anni infatti del comitato esecutivo dell’ Aspen Institute Italia, della Commissione Trilaterale, fondata da Rockefeller e di cui è stato anche presidente, e del Gruppo Bilderberg, anche se dopo essere stato “eletto” premier si è “dimesso” da tali cariche, se ciò vuol dire qualcosa in fini pratici.
Se
l'obbiettivo del nostro Presidente della Repubblica era farci uscire
dalla crisi finanziaria causata dalle speculazioni delle banche
finanziarie, davvero non riesco a capire tale scelta, in quanto è
palese che questo importantissimo compito viene dato alle stesse
banche che ci hanno portato dove siamo ora.