Giorgio Napolitano è un politico italiano, undicesimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 15 maggio 2006. Come Capo dello Stato ha nominato tre presidenti del Consiglio dei Ministri: Romano Prodi (2006-2008), Silvio Berlusconi (2008-2011) e Mario Monti (2011, tuttora in carica). Egli ha anche nominato due giudici della Corte costituzionale: Paolo Grossi (2009) e Marta Cartabia (2011).Il suo mandato è stato uno dei periodi più bui della storia italiana e davanti ai suoi occhi sono passate tutte le nefandezze del nostro sistema capitalistico- finanziario comandato dalle banche e dai gruppi di potere sovranazionali (Romano Prodi e Mario Monti) e mafioso-imprenditoriale italiano (Silvio Berlusconi).
Addirittura la nomina di Monti (prima a senatore a vita e poi presidente del consiglio dei ministri) è stata una sua decisione, senza chiedere il parere al popolo ed esercitando quindi uno tra i massimi poteri che la sua carica gli compete (e non è l'unico, se avete sempre pensato che non contasse nulla vi sbagliate). Decisione compiuta in perfetto accordo con l'andamento politico dei paesi nella zona euro, come se anche secondo lui l'unica soluzione possibile sia andare appresso a questo grande carrozzone di fallimenti, debiti ed impoverimento economico e culturale, che davvero non ci sia una valida alternativa e che il popolo "sovrano" non deve conoscere altra strada che questa. Lui, alla veneranda età di 87 anni, pretende di conoscere il futuro migliore per noi e per i nostri figli. Vediamo di dirgli: "caro re Giorgio tranquillo, ci pensiamo noi che il futuro lo vivremo in prima persona".
Addirittura la nomina di Monti (prima a senatore a vita e poi presidente del consiglio dei ministri) è stata una sua decisione, senza chiedere il parere al popolo ed esercitando quindi uno tra i massimi poteri che la sua carica gli compete (e non è l'unico, se avete sempre pensato che non contasse nulla vi sbagliate). Decisione compiuta in perfetto accordo con l'andamento politico dei paesi nella zona euro, come se anche secondo lui l'unica soluzione possibile sia andare appresso a questo grande carrozzone di fallimenti, debiti ed impoverimento economico e culturale, che davvero non ci sia una valida alternativa e che il popolo "sovrano" non deve conoscere altra strada che questa. Lui, alla veneranda età di 87 anni, pretende di conoscere il futuro migliore per noi e per i nostri figli. Vediamo di dirgli: "caro re Giorgio tranquillo, ci pensiamo noi che il futuro lo vivremo in prima persona".