CRISI DEL 1929


La crisi del 1929, detta Grande Depressione, fu la peggiore crisi economica che la storia ricordi e fu causata, come sostiene tra gli altri la Scuola austriaca, in modo puramente matematico dall'organo di emissione di moneta: ovvero la F.E.D., la banca centrale privata americana posseduta da poche famiglie di banchieri e regolatrici dell'indice di inflazione 
della moneta.
Dal 1921 al 1929 la F.E.D. fece crescere l'offerta di moneta determinando un aumento di credito alle banche minori e di conseguenza dei prestiti di margine (un tipo di prestito in cui bastava anticipare il 10% della somma ricevuta) alle famiglie americane, da parte delle banche stesse e broker finanziari senza scrupoli.

Nell'ottobre del 1929, poco dopo l'uscita dal mercato dei banchieri della F.E.D., le banche minori cominciarono a richiedere indietro i prestiti, che dovevano essere pagati in 24 ore, determinando una corsa folle al prelievo da parte delle famiglie e una vendita di massa delle azioni di Wall Street. A questo punto la F.E.D. diminuì l'offerta di moneta aggravando ulteriormente la crisi, potendo cosi poi comprare quasi a costo zero le banche e le aziende fallite o sull'orlo della bancarotta.
In questo modo un piccolo gruppo di persone si comprò un bel pezzo dell'economia degli U.S.A. e ancora oggi nessuno gli è mai andato a rendere conto di tutto questo, lasciandoli anzi agire liberamente nelle loro azioni fino ai giorni nostri (vedi crisi economica 2008).




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